Il miglior momento per essere un artista
Gli smart contract basati su Ethereum applicati all’arte e all’editoria aprono il vaso di Pandora per programmare, non solo effetti grafici eseguiti a determinate condizioni ma...
È in uscito in questi giorni il nuovo numero di agosto/settembre 2021 di Fortune Magazine, intitolato "Crypto vs Wall Street". Non poteva esserci occasione migliore per una rivista per sperimentare un po’ con il mondo DeFi (finanza decentralizzata) e NFT (Non-Fungible Token).
L’artista che ha concepito la cover del nuovo numero di Fortune, nota online con lo pseduonimo pplpleasr, è universalmente conosciuta nel mondo crypto per essere la persona che meglio ha rappresentato fino ad oggi il mondo DeFi, disegnando e animando le mascotte di progetti popolari come Uniswap (l'unicorno), Aave (il fantasma) e MetaMask (la volpe).
pplpleasr ha deciso di creare una versione statica per la rivista cartacea, in vendita nelle normali edicole, e una versione animata per la rivista digitale, che è stata successivamente venduta come NFT su OpenSea, il più grande marketplace di NFT.
Della cover animata da pplpleasr sono state rese disponibili solamente 256 copie limitate, un numero scelto con particolare attenzione e con riferimento alle chiavi crittografiche a 256 bit delle criptovalute come Bitcoin e Ethereum.
Il rilascio è avvenuto alle 18:00 italiane di venerdì 6 agosto ad un prezzo fisso di 1 Ether (ETH) ciascuno, l’equivalente di circa 3000 dollari, ed in 2 minuti sono andate tutte sold out, facendo incassare alla rivista un bottino di circa 760,000 dollari di cui il 50% andrà in beneficenza.
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Come (non)comprare un NFT
Sono le 17:59 italiane di venerdì 6 agosto, sono davanti al computer, accanto a me c’è solo un bicchiere d’acqua e il mio Ledger Nano S. Il mio laptop, connesso ad ethernet per una connessione stabile e veloce, ha solamente 2 tab aperte, l’ora esatta ore:minuti:secondi e la scheda di Fortune Magazine su OpenSea, pronta a rilasciare da lì a pochi secondi 256 edizioni limitate in NFT della cover del suo ultimo numero "Crypto vs Wall Street" creata dall’artista pplpleasr al costo di 1 ETH (circa 3000 dollari nel momento in cui scrivo).
Tic, tac, tic, tac…
17:59:58
17:59:59
18:00:00
Aggiorno la pagina, il pulsante BUY NOW è attivo, lo premo e la rotellina inizia a girare. I secondi passano ma non succede nulla. Sto perdendo tempo prezioso penso, apro un’altra tab e riprovo contemporaneamente da lì. La rotellina gira, gira, gira. Si apre finalmente MetaMask, confermo il prezzo di 1 ETH e scelgo le gas fees da pagare.
La transazione veloce consigliata sono 35.00$, scelgo di aggiungere un 1, 135.00$, premo invio.
La transazione è partita.
Attendo.
Alle 18:06 la transazione viene declinata. Aggiorno la pagina di OpenSea e c’è già il primo listing da parte di un fortunato utente che è riuscito ad accaparrarsi un pezzo. Il prezzo? 8 ETH equivalente a 24,000 dollari.
Chiudo il laptop, prendo la bicicletta, vado a farmi un giro e penso…
Chi è pplpleasr
pplpleasr è un artista multidisciplinare che vive a New York.
Nel 2020 a causa della pandemia, come molti di noi dopo diversi anni di lavoro, per la prima volta dal college pplpleasr si ritrova senza lavoro e senza piani. Preoccupata per l’incertezza futura, inizia a fare domanda per ogni lavoro creativo disponibile, anche lavori che non avrebbe mai accettato fuori da questa emergenza. Viene rifiutata da tutti.
Come ogni crisi ci insegna le opportunità migliori nascono nei momenti di difficoltà, pplpleasr inizia a creare e sviluppare la sua arte, per la prima volta al di fuori dei progetti commerciali, proprio durante la pandemia solo per passare il tempo mentre cerca lavoro.
L’arte di pplpleasr ha influenze dai film d'animazione, dalla scena musicale underground, dai videogiochi e dall'arte tradizionale cinese e giapponese. Ha sviluppato un originale toon shader che dà l'illusione di elementi 3D illustrati in 2D, ispirato dall'arte di Moebius.
È in questo periodo di crisi e sperimentazioni che pplpleasr scopre la finanza decentralizzata, o DeFi, e gli NFT (abbreviazione di "token non fungibili") attraverso un amico. Attratta inizialmente dal mezzo come una possibile “macchina per fare soldi”, scopre su Twitter due cose che hanno cambiato la sua vita:
La community della DeFi, la cultura intorno ai meme e il senso dell'umorismo erano allineati con il suo.
C'era una carenza di talento creativo nel marketing della DeFi.
Dopo un primo lavoro di animazione per pubblicizzare una piattaforma DeFi, il lavoro di pplpleasr diviene virale creando nel 2020 animazioni per le più importanti piattaforme di finanza decentralizzata come Aave, Sushiswap, Yearn, Poloniex e tanti altre.

Crypto vs Wall Street
Amo vedere come la tecnologia sia strettamente legata con la creatività e viceversa.
Per il suo numero di agosto-settembre 2021, intitolato "Crypto vs. Wall Street", Fortune ha collaborato con pplpleasr, l’artista, e Manifold, un’azienda che si definisce su Twitter come una “NFT product company”, per la creazione di smart contract personalizzati. È qui che tecnologia e creatività si abbracciano creando qualcosa di unico.
Se uno dei wallet facenti parte di una selezione attuata da pplpleasr di crypto influencer fa la migliore offerta sul marketplace OpenSea, la grafica della rivista cambierà ed inserirà all’interno della copertina di Fortune il loro avatar o logo. In parole semplici:
La copertina cambia in funzione di chi la acquista.
Il tutto grazie agli smart contract che permettono di programmare un’immagine digitale come fosse un software.
Conclusioni
Gli smart contract basati su Ethereum applicati all’arte e all’editoria aprono il vaso di Pandora per programmare, non solo effetti grafici eseguiti a determinate condizioni ma, distribuzione di royalties al creators ad ogni scambio, ad ogni riproduzione, ad ogni visualizzazione.
Immaginate un contratto intelligente creato da un cliente che alla consegna del lavoro vi sblocca il pagamento, già trattenuto nello smart contract prima di assumervi, e ricevete royalties ad ogni riproduzione, stampa, visualizzazione negli anni successivi, è un sistema di ricompense che incentiva il creator o il dipendente a fare un buon lavoro ed è un sistema che ha funzionato molto bene fino all’era pre-internet.
Immaginate un lavoro in team, come la creazione di un lungometraggio o una pubblicità creata da un’agenzia creativa, in cui ogni reparto percepisce una determinata percentuale di royalties all’esecuzione di condizioni concordate precedentemente fra le parti.
Ora, ho solo una domanda da farvi:
Come faranno i clienti italiani a pagare a babbo morto nell’epoca degli smart contracts?