Cosa sono i CryptoPunks
I CryptoPunks, rilasciati per la prima volta nel 2017 dallo studio creativo Larva Labs sono riconosciuti come uno dei primi progetti NFT
Hola 👋 La newsletter di oggi parla del famoso progetto d’arte digitale NFT “CryptoPunks”, nel dettaglio andrò a spiegare:
La nascita del progetto CryptoPunks
A che cosa si sono ispirati gli autori
Cenni tecnici sulla collezione dei 10.000 CryptoPunks
Come funzionano gli NFT CryptoPunks
Le rarità dei CryptoPunks
La community dei CryptoPunks
Una storia di fallimento
Una storia di successo
Quanto costa un CryptoPunks oggi
Iscriviti a DECRYPTO, la newsletter per ricevere ogni settimana importanti update sull’ecosistema Crypto NFT e rimanere aggiornato sui nuovi progetti in uscita.
Cosa diamine sono i CryptoPunks?!
I CryptoPunks, rilasciati per la prima volta nel 2017 dallo studio creativo Larva Labs fondato dagli artisti Matt Hall e John Watkinson, sono riconosciuti come uno dei primi progetti NFT (Non-Fungible Token).
I creatori hanno usato un algoritmo, da loro scritto, per creare 10.000 ritratti di pixel generati casualmente 24×24, in stile 8-bit, ognuno con una diversa combinazione di caratteristiche. Questi ritratti, che sono stati soprannominati "CryptoPunks", sono stati inizialmente rilasciati gratuitamente.
Da allora, sono diventati oggetti da collezione talmente richiesti da raggiungere un valore di mercato di milioni di dollari.
Ora, i CryptoPunks sono riconosciuti come una delle più grandi invenzioni nella community NFT e sono universalmente considerati come l'inizio del movimento CryptoArt di oggi.
Il progetto CryptoPunks è iniziato come un esperimento
Nel 2017, Matt Hall e John Watkinson, fondatori della società di software Larva Labs con sede a New York, hanno creato un algoritmo di arte generativa che avrebbe generato migliaia di diversi personaggi dall'aspetto strano.
Il termine Arte generativa si riferisce al concetto di “Arte che genera arte” dove, l'opera artistica, è il prodotto di un sistema autonomo in grado di determinare le caratteristiche (forme, suoni, colori, ecc.) di un'opera che altrimenti richiederebbe decisioni prese direttamente dall'artista.
All'inizio, pensavano di aver creato le basi per un'applicazione o un gioco per smartphone. Quello che invece crearono fu un paradigma che ha cambiato il mercato dell'arte digitale e che ha ulteriormente sviluppato ciò che bitcoin nel 2009 introdusse, il concetto di “proprietà digitale”.
I CryptoPunks sono nati il 23 giugno 2017
I CryptoPunks sono una collezione di immagini di pixel art 24x24, in stile 8-bit, di persone disadattate ed eccentriche. Ce ne sono esattamente 10.000, ognuno con la propria personalità appariscente e una combinazione unica di caratteristiche distintive generate casualmente da un algoritmo.
Ci sono 6.039 punk maschi e 3.840 punk femmine. Un totale di 696 indossano un rossetto sexy, mentre 303 hanno i basettoni. Ci sono 286 punk con gli occhiali 3D, 128 punk con le guance rosee, 94 punk con le trecce, 78 punk con i denti da latte e 44 punk con il berretto.
Ci sono anche otto punk senza alcuna caratteristica distintiva - a volte indicati come punk della Genesi - e solo uno con sette attributi: CryptoPunk 8348 un grosso Punk barbuto, con i denti sporgenti e che fuma sigarette, con un orecchino e un neo, che indossa occhiali da sole classici e un cappello a cilindro.
Sono stati ispirati dalla scena punk di Londra
Per Hall e Watkinson, i creatori dei CryptoPunks, c'era uno spirito punk e anti-establishment all'inizio del movimento blockchain fra il 2009 e il 2013. Era un'atmosfera che volevano riflettere nel look dei loro Punks.
"Dovevano essere una collezione di anticonformisti", spiegano.
"Il movimento punk londinese degli anni '70 sembrava l'estetica perfetta. Anche la grinta distopica del cyberpunk, così come è stato raccontato dal film Blade Runner (1982) e dal romanzo Neuromante di William Gibson, è stata un'influenza".
Chiunque può vedere tutti i 10.000 CryptoPunks
C'è un'immagine composita di tutti i 10.000 CryptoPunks sul sito web Larva Lab, navigabile da chiunque.
Ognuno di noi può salvare una copia del file immagine 24x24 pixel sui propri dispositivi smartphone o pc, senza esserne però il proprietario.
Ogni Punk ha anche una propria pagina, che descrive in dettaglio le sue caratteristiche speciali e la storia completa delle transazioni.
Solo una persona può possedere ufficialmente un CryptoPunk
La proprietà ufficiale di ogni opera è tracciata, in uno smart contract sulla blockchain Ethereum pubblicamente accessibile a chiunque. Il registro pubblico, come Larva Labs ha spiegato, "è incorruttibile e si preannuncia essere incredibilmente longevo". Anche la cronologia della proprietà di ogni CryptoPunks è tracciata e documentata nella blockchain.
Il sistema che Hall e Watkinson hanno ideato è spesso paragonato al possesso di un'opera d'arte fisica che è permanentemente in prestito in un museo pubblico. La creazione dei CryptoPunks ha anche ispirato gli sviluppatori a creare lo standard ERC-721, ora ampiamente accettato per gli NFT, che ha posto le basi per il mercato NFT di oggi.
Alcuni CryptoPunks sono più rari di altri
Oltre ai CryptoPunks umani, Hall e Watkinson hanno ottimizzato i loro algoritmi software per generare un numero più scarso di opere virtuali non umane, aggiungendo alla serie 88 Punk zombie dalla pelle verde, 24 Punk scimmie e 9 Punk alieni dalla pelle azzurra.
Come le loro controparti umane, i Punk non umani hanno diverse combinazioni di accessori e caratteristiche: un alieno sta fumando una pipa, per esempio, ed è stato soprannominato il "wise alien", in Italiano il "saggio alieno".
Il cuore dell'idea era che ogni personaggio doveva essere unico.
"Il vantaggio dell'arte generativa è che il processo, una volta messo in moto, può produrre risultati che sono sorprendenti anche per gli stessi creatori. Abbiamo fatto funzionare il generatore centinaia di volte, abbiamo rivisto i risultati e abbiamo fatto degli aggiustamenti. Infine, l'abbiamo eseguito un'ultima volta, l'abbiamo collegato allo smart contract Ethereum che abbiamo sviluppato, dopodiché i CryptoPunk sono stati virtualmente scolpiti nella pietra" afferma Larva Labs.
La collezione di 10.000 CryptoPunks è definitiva e inalterabile
In accordo con la natura della blockchain, una volta che il progetto è entrato in funzione, Larva Labs non poteva alterare la serie esistente, anche se avesse voluto. “È strano pensare a cosa sarebbe stato diverso se avessimo eseguito il generatore solo un'altra volta, o se avessimo usato l'output della penultima serie".
I creatori considerano ogni CryptoPunks come un pezzo individuale di arte generativa, mentre suppongono che l'intero progetto stesso potrebbe essere pensato come u'opera concettuale più grande.
È forse la prima opera d'arte con un meccanismo autonomo di registrazione e transazione della sua proprietà.
I CryptoPunks hanno ispirato una community di collezionisti e appassionati.
Una volta coniati, Hall e Watkinson offrirono i CryptoPunks gratuitamente, non dimenticando di reclamarne 1.000 per se stessi, "nel caso diventasse storia", come disse Hall.
All'inizio c'era poco interesse ma in poco tempo i Punks cominciarono ad essere venduti per migliaia di dollari e alcuni utenti andarono all-in immediatamente.
La terribile storia di hemba
Un utente che si fa chiamare hemba è diventato una specie di figura emblematica nella comunità dei CryptoPunks, rivendicando più di 1.000 punk al lancio e vendendoli tutti prima che il mercato decollasse nel 2021, perdendo decine di milioni di dollari di profitti ai prezzi attuali.
L’incredibile storia di Mr.703
Mr.703 è un collezionista anonimo che possedeva oltre 730 CryptoPunks che ha reclamato gratuitamente (escluso il gas) nel 2017 al momento del lancio.
Esistono solo 10.000 CryptoPunks e Mr.703 ha ancora 549 CryptoPunks, equivalenti ad oltre il 5% della supply totale ed è il più grande collezionista di CryptoPunks se escludiamo i creatori Hall e Watkinson.
La vera grandezza del tesoro su cui Mr.703 era seduto è apparsa chiara solo quando le offerte hanno iniziato a inondare il suo account dopo aver venduto alcuni punk per quello che si è rivelato essere un prezzo molto al di sotto del valore di mercato. Da quel momento le offerte hanno raggiunto i 750.000 dollari in poche ore. Immaginate lo shock!
La collezione di Mr.703 oggi vale circa $9M-$14M.
In una recente intervista è stato chiesto a Mr.703 cosa lo ferma dal vendere i suoi Punk per milioni ora, lui risponde:
“Nel 2011 ho comprato 2000 dollari di bitcoin a circa 16 dollari e li ho venduti un anno dopo per usare i soldi per l'affitto. Oggi varrebbero 4 milioni di dollari e non farò mai più questo errore. Gli NFT sono agli albori, la blockchain è agli albori. Il nome del gioco è HODL.”
Il mercato dei CryptoPunks è estremamente attivo
All'inizio di agosto 2021 il prezzo più basso per comprare un CryptoPunks era di 50 ETH, equivalente a circa 150 mila dollari . Il valore totale di tutte le vendite dal 2017 è $421,156,760 - e questo valore cresce ogni giorno.
A febbraio, CryptoPunk 6965, una scimmia Punk, è stata venduta per 800 ETH - equivalente a 1,5 milioni di dollari. E l'11 marzo 2021, CryptoPunk 7804, il già citato "alieno saggio" che fuma la pipa, è stato venduto per l'equivalente di 7,5 milioni di dollari - la somma più alta mai pagata per un Punk in quel momento. Il record fu battuto il giorno successivo.
Oggi, tutti i 10.000 punk sono sparsi in circa 2,644 wallet, secondo il crypto tracker Etherscan. Alcuni di questi account sono inattivi e si teme siano "morti", con i punk al loro interno persi per sempre sulla blockchain.
Disclaimer
Ogni analisi presentata rispecchia esclusivamente il punto di vista dell’autore e non rappresenta un consiglio finanziario e non deve essere presa come supporto previsionale sull’andamento futuro dei mercati e degli asset finanziari analizzati.