Da 2,000$ a 10,000$ in meno di 10 giorni con gli NFT
Hola 👋
Ho pensato a lungo al titolo per questa newsletter, solitamente evito i click-bait e nonostante possa sembrarlo ad una lettura superficiale non lo è, credo che non ci sia nulla di male a condividere in modo trasparente il processo di investimento e l’esatto guadagno ottenuto.
Ci sono però da fare numerose premesse per tutti i “gonzi” che atterrano su questa pagina con l’intento di:
“DiVeNtare Ri€€hi in 10 giorni dalla spiaggia, senza $oldi e senza competenze”.
Se sei interessato a scoprire di più sul mondo degli investimenti in NFT, considera di:
Avere un capitale di partenza, anche piccolo come in questo caso (che però non devono essere tutti i tuoi risparmi!)
Conoscere ciò in cui investi, quindi di conseguenza,
Avere una strategia di investimento
Avere chiaro l’orizzonte temporale dell’investimento o speculazione
Conoscere le basi di storia dell’arte
Conoscere l’autore/artista
Conoscere il mondo crypto, in particolar modo Ethereum
Conoscere il mondo NFT
Sapere cosa significa avere la proprietà digitale di un file
Sapere che, nonostante tutto, puoi perdere soldi
Con la speranza di aver allontanato i “gonzi” posso ora descrivere nel dettaglio il processo d’investimento che mi ha portato ad avere un guadagno del 362.5% in pochi giorni.
In questa newsletter troverai:
Cosa è un NFT
Cos’è il progetto The Currency di Damien Hirst
Analisi
Guadagni
Perdite ed errori commessi
Disclaimer
Ogni analisi presentata rispecchia esclusivamente il punto di vista dell’autore e non rappresenta un consiglio finanziario e non deve essere presa come supporto previsionale sull’andamento futuro dei mercati e degli asset finanziari analizzati.
Cosa è un NFT
Un modo semplice per pensare agli NFT o Non-Fungible Token, in italiano beni non fungibili, è considerarli come file digitali registrati sulla blockchain. Questo significa che, grazie alla tecnologia blockchain, non possono essere copiati, modificati, cancellati o manipolati.
La difficoltà per cui tante persone non riescono ad attribuire un valore ad un asset digitale, come Bitcoin, è perché da quando è nato internet ci siamo scambiati tonnellate di materiale digitale, ma non l'abbiamo mai posseduto veramente.
Internet ha fatto disruption dell’informazione ma non è riuscita a fare disruption del valore.
Fino ad oggi, ogni opera, canzone, film, che potesse essere digitalizzato è stato digitalizzato con la conseguente perdita della copia originale. Intere industrie sono crollate, ed altre sono sorte dalle loro ceneri, davanti a questo paradigma.
Un esempio semplice da spiegare è la trasformazione dell’industria musicale. Con l’invenzione di Napster nel 1999 le persone poterono scambiarsi canzoni gratuitamente sotto forma di file digitali attraverso internet. L’informazione dentro al singolo file contenente la canzone veniva scambiata, il valore no. Questo nuovo paradigma tecnologico messe in crisi l’intera industria per più di due decadi senza più tornare ai livelli di vendita pre-internet.
La persona che vide un'opportunità in tal senso fu Daniel Ek, fondatore di Spotify ed ex-CEO di µTorrent, uno dei più popolari client BitTorrent. Ek capì che la pirateria non era una questione di furto, ma di accesso e dalle ceneri dei CD nacque Spotify.
Oggi, stiamo gettando le basi per costruire un metaverso, un universo digitale, che ha la medesime regole del mondo reale ma con una marcia in più. Ed è in questo ambiente nuovo e incerto, ma a parer mio promettente, che l’industria creativa può avere una nuova età dell’oro.
Cosa c’entra in tutto ciò la blockchain?
La blockchain fornisce commerciabilità, liquidità e fiducia fra due parti che non si conoscono, dando agli utenti la proprietà e la gestione dei loro asset digitali, che si chiamano Non-Fungible Token o NFT.
Se ti interessa scoprire di più sul mondo NFT e come può essere applicato al tuo lavoro e diventare un first-mover in questo settore ho scritto già diversi articoli a tema.
Iscriviti alla newsletter per ricevere ogni settimana importanti update come questo sugli NFT, la proprietà digitale e quali progetti sono sotto il mio radar.
Cos’è il progetto The Currency di Damien Hirst
The Currency
The Currency, la prima collezione di NFT di Damien Hirst, è composta da 10.000 NFT che corrispondono a 10.000 opere d'arte fisiche uniche che sono conservate in un caveau nel Regno Unito.
Le opere fisiche, create nel 2016, esplorano i confini dell'arte e della valuta - quando l'arte cambia e diventa una valuta, e quando la valuta diventa arte.
The Currency sfida il concetto di valore attraverso il denaro e l'arte. Ognuna delle 10.000 opere uniche dipinte a mano sono rilasciate come NFT sulla blockchain. Ogni opera d'arte è unicamente intitolata e numerata (1 - 10.000). I titoli sono generati da un algoritmo di machine learning applicato ad alcuni dei testi delle canzoni preferite dell'artista.
Il collezionista decide come usare la sua arte/valuta. Tenerla, scambiarla, cambiarla, usarla, godersela. Dopo un anno esatto dal rilascio dell’opera, si dovrà decidere se tenere l’NFT digitale o l'opera d'arte fisica, che sono entrambi opere d'arte a sé stanti. Qualunque sia la scelta del collezionista, l'altra copia verrà bruciata.
È un esperimento anche per Hirst, in quanto anche lui dichiara di non sapere cosa il mercato deciderà fra un anno. I collezionisti decideranno di tenere l’NFT digitale, creando un precedente fondamentale nell’evoluzione dell’arte e del concetto di possessione, oppure la versione fisica detenuta attualmente nel caveau avrà la meglio?
Damien Hirst
Damien Hirst è un artista britannico, molto controverso per le sue opere, il cui nome è diventato sinonimo di arte contemporanea. Fin dalla giovane età, quando ancora studente alla Goldsmiths School of Art, la produzione di Hirst ha ridefinito i confini dell’arte. Lavorando principalmente con installazioni, pittura, scultura e disegno, Hirst esplora le complesse relazioni tra arte, bellezza, religione, scienza, vita e morte.
Damien Hirst è famoso per aver iniziato il movimento Young British Artist e per i suoi controversi dipinti, sculture e pezzi d'avanguardia. Come Andy Warhol, Hirst ha sempre abbracciato il metodo della fabbrica per produrre arte. Infatti, possiede una vera e propria fabbrica nel Regno Unito dove impiega artisti, metallurgici e scultori per produrre le sue visioni.
Analisi
Quando ho saputo che Damien Hirst, uno degli artisti contemporanei più conosciuti al mondo, avrebbe rilasciato un NFT ho subito pensato fosse un’ottima opportunità d’investimento e che avrebbe avuto senso fare un’analisi approfondita del progetto, del possibile ritorno sull’investimento e dell’orizzonte temporale a cui avrei voluto essere esposto.
Un dipinto originale di Damien Hirst può valere da alcune migliaia di dollari fino a decine di milioni di dollari. L’opera più pagata di Damien Hirst è 19,213,270$ per il dipinto Lullaby Spring (2002) che è stato venduto il 21 giugno 2007. Ciò dimostra che i dipinti di Damien Hirst rappresentano una grande opportunità per un investitore, essendo un artista affermato con comprovato valore di mercato.
È importante conoscere le considerazioni fatte prima dell’acquisto:
1. Hirst è uno degli artisti viventi più conosciuti e valutati al mondo
2. La collezione The Currency è stata pensata e realizzata nel 2016, anno in cui gli NFT ancora non esistevano, ed adattata al nuovo trend del momento. Il che rende The Currency un bellissimo esperimento artistico ma al tempo stesso uno dei tanti progetti nati con lo scopo di cavalcare il trend NFT per guadagnare più soldi di quanti se ne sarebbero fatti con un’asta tradizionale.
3. Ci sono state più di 30,000 application uniche e circa 67,000 offerte per comprare le opere di The Currency (significa che, in media, ogni persona che ha applicato ha richiesto di comprare circa +2 opere)
4. La supply, ovvero il numero circolante di opere, è di 10.000 NFT il che può sembrare tanto ma ad oggi è lo standard per le collezioni NFT. Tuttavia rimane di gran lunga superiore alle altre collezioni di Hirst
5. Hirst non ha, e non sembra avere, intenzione di coltivare un’attiva community online (requisito fondamentale per il successo di un NFT oggi), ottimi esempi in questo senso sono le collezioni Bored Ape Yacht Club, Cryptopunks e PunksComic. Tutti questi progetti coinvolgono la community grazie ad incentivi economici, come nuovi drop o giveaway, che attirano persone volte a detenere l’opera e partecipare attivamente nella community e non scalper, persone il cui scopo è comprare l’opera per rivenderla immediatamente. A sostegno di questa tesi va detto che, Hirst percepisce il 7,5% del valore scambiato ad ogni compravendita di The Currency, questo si riflette nello scopo del progetto: alimentare gli scambi per guadagnare dalle vendite secondarie senza costruire community.
Nel caso fossi riuscito ad essere selezionato per accedere alla vendita di The Currency avevo stimato 2 differenti scenari.
Il primo scenario era che, The Currency, nel caso fosse stato accettato positivamente dalla ristretta community dei collezionisti NFT avrebbe avuto un apprezzamento dal valore iniziale di 2,000$ ad un massimo valore stimato di 4,000-6,000$, quindi circa un 2-3x dal prezzo di partenza.
Il secondo scenario, nel caso invece che la community che ruota attorno agli NFT avesse reagito negativamente, prevedevo un difficoltà nel rivendere l’opera (a causa di un mercato illiquido) e quindi un abbassamento del valore del 30-40%.
Per raggiungere il mio goal di investimento, di moltiplicare la somma investita x2-x3, ho quindi optato per un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (6 mesi - 2 anni), il tempo necessario secondo le mie stime per raggiungere la valutazione di mercato stimata.
Questa è una chart che tenevo sott’occhio durante i primi giorni dal lancio, si nota che nei primi 10 giorni, a seconda della rarità del quadro, i prezzi hanno mantenuto una media di 8,000$.
La linea nera è la media, i pallini colorati sono i singoli scambi nel mercato secondario
Il prezzo, solamente poche ore dopo il rilascio dell’opera, era già al di sopra della mia stima.
Durante i primi giorni di agosto il mercato degli NFT ha avuto un boom, con un andamento parabolico tipico delle bolle speculative, e il prezzo è passato da una media di 8,000$ a 10,000$.
Questo è un grafico dei volumi mossi da OpenSea, il più grande marketplace di NFT, dal 2018 ad oggi agosto 2021.
Questo grafico mostra invece il numero di utenti attivi su OpenSea e i volumi quotidiani
Il grafico seguente mostra l’andamento tipico delle bolle speculative.
(Nota tecnica, ma importante) Al momento del rilascio degli NFT nei wallet dei vari partecipanti un alto numero di persone erano rimaste vittime di un bug che rendeva impossibile muovere/vendere l’NFT a chi avesse un hardware wallet. Nei primi giorni di agosto il team di Palm, la blockchain che ha ospitato il rilascio delle opere di Hirst, era al lavoro per risolvere il bug. La risoluzione del problema avrebbe portato un alto numero di opere a riversarsi nel mercato secondario con un conseguente abbassamento del floor price (prezzo di partenza delle opere).
I miei obiettivi erano stati ampiamente raggiunti in pochi giorni e le mie regole di investimento mi hanno suggerito di portare a casa il profitto di 10,000$ con un guadagno netto di circa 9,300$ (7,5% dello scambio va all’artista in questo caso Damien Hirst).
Ricordati che non hai fatto profitto finché non hai chiuso l’investimento.
In un mercato tradizionale, liquido, con asset frazionabili e fungibili avrei venduto il mio investimento in piccole tranche spalmate nel tempo, nel mondo degli NFT è impossibile in quanto l’opera unica e non fungibile è vendibile solamente nella sua interezza.
Ed è qui che ho mancato un guadagno di circa 30,000
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Come ho perso 30,000$
Analizzando cosa è successo nel dettaglio scopriamo che il 14 agosto il floor price (prezzo di partenza delle opere) ha cominciato ad alzarsi fino ad un picco di 38,000$ (di media!) nei giorni di ferragosto 15/16 agosto.
E quindi mi sono chiesto, cosa è successo in quei giorni? Cosa ha portato a quell’innalzamento del prezzo? Qualcuno con grandi capitali ha manipolato il mercato?
Grazie alla natura aperta, libera ma anonima (spesso pseudonima) della blockchain ho trovato un portafoglio contenente un valore di 12 milioni di dollari comprare decine di opere di Damien Hirst l’8 agosto ad un prezzo di 8,000-9,000$
Questa, insieme ad altre cause speculative, può aver scatenato una corsa ad accaparrarsi un’opera di Hirst, facendo alzare il prezzo delle opere vertiginosamente. Uso il termine “speculative” in quanto nessun fondamentale è cambiato durante quei giorni di agosto.
Quindi?
Mi troverete morto nelle acque di Fuerteventura perché sono uscito troppo presto dall’investimento?
Nemmeno per sogno, chiudere un investimento in profitto, che sia del 10% o come in questo caso del 362.5%, non deve MAI farvi pentire della vostra scelta.
A livello emozionale, ad un primo impatto, a chiunque verrebbe il mal di stomaco a pensare ad un mancato guadagno di queste proporzioni (quasi 20x rispetto l’investimento iniziale)
La realtà a livello razionale è che tutti saremmo ricchi col senno di poi.
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