I Tokens dei Creators
I Social Token sono criptovalute emesse da creators o community che rappresentano il valore e la proprietà o la relazione con un creator o una community.
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Benvenute/i a tutti i nuovi iscritti, questa settimana parleremo di una nuova forma di monetizzazione per i creators:
Cosa sono i Social Tokens
Quali sono le caratteristiche
Categorie di Token esistenti
Pro e Contro
Conclusioni
[tempo di lettura: 5 minuti]
Ho deciso di utilizzare come copertina di ogni newsletter un NFT di un diverso creator, questa settimana la cover è Loot, il progetto NFT che ruota intorno al Social Token con la più alta capitalizzazione di mercato (+200 milioni di dollari) $AGLD, Adventure Gold.
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Cosa è successo questa settimana?
È stata lanciata in questi giorni Quantum Art la prima piattaforma on-chain per la fotografia artistica NFT.
ENS, il servizio che permette di registrare crypto domini .eth, ha rilasciato il suo nuovo token $ENS gratuitamente ad ogni utente che avesse registrato un dominio prima del 31 ottobre. Sono stati letteralmente regalati +3000$ (valore attuale 7000$)
Jason Citron, fondatore e CEO di Discord, ha lasciato intendere, attraverso un tweet, che l'app di chat più in voga del momento potrebbe integrare la rete Ethereum attraverso wallet come MetaMask.
Il numero di utenti che nel mondo crypto è pari al numero di utenti internet nel 1998. It’s still early.
Il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, afferma che il nuovo marketplace per NFT potrebbe avere un mercato più ampio che il trading di crypto.
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I Social Tokens
I Social Tokens negli Stati Uniti stanno rapidamente trasformando le community online. Da sostenere un creator fino a coordinare attività e organizzazioni online.
Queste valute virtuali sconvolgono i modi tradizionali di pensare alle nostre relazioni online influencer→follower e aprono scenari completamente nuovi.
Negli ultimi 10 anni abbiamo visto milioni di persone creare contenuti online che hanno mostrato di valere miliardi di dollari. Chi ha capitalizzato questo enorme valore? Perlopiù le piattaforme statunitensi Google (YouTube) e Facebook (Instagram).
Ne ho parlato in modo approfondito nella newsletter sulla Ownership Economy.
Questo fenomeno appartiene a quello che viene definito il web2.
Il web2 è l'internet come lo conosciamo oggi, uno spazio "dominato da aziende che forniscono servizi in cambio dei vostri dati personali".
Il web2 è spesso criticato per i suoi modelli di business di sfruttamento, in cui le piattaforme utilizzano il contenuto gratuito generato dagli utenti e soprattutto dai creators.
Il web3, invece, si basa in gran parte sulla tecnologia blockchain e il concetto di internet decentralizzato.
Se dovessi riassumere tutto in un unico concetto direi:
Nell’imminente futuro, se i creators vorranno continuare ad avere successo non dovranno più monetizzare i loro followers ma dovranno permettere ai loro followers di monetizzare.
Le community che avranno successo saranno quelle in cui gli utenti guadagneranno di più.
Quindi, che cos’è un Social Token?
I Social Tokens sono criptovalute comprate dai followers ed emesse da creators, community o brand che rappresentano il valore, la proprietà e la relazione fra queste due parti.
È una nuova forma di economia che dà ai followers la possibilità di partecipare e contribuire alla crescita del creator/community/brand.
Caratteristiche
Parecchi Social Token hanno caratteristiche uniche e reali utilizzi, in contrasto con altri tipi di token (come per esempio le meme coin come SHIBA INU, costruite intorno alla pura speculazione finanziaria)
I Social Token sono costruiti intorno a principi che non si basano o ruotano intorno al prezzo del token.
I Social Token sono una rappresentazione della fiducia, del capitale sociale, della reputazione e del valore intangibile di un brand o di una community.
Alcune caratteristiche che i Social Token includono:
Utilizzo effettivo del token
Utilità al di fuori della speculazione
Gestione della community
Diritto di voto da parte dei contributori principali
Principi che non ruotano interamente intorno al prezzo del token
Tipicamente costruiti intorno a community esistenti
Come strumento, i Social Token hanno la capacità di fare qualcosa di radicale:
I Social Tokens permettono di costruire nuove economie creative indipendenti e sostenibili che supportano il lavoro dei creators.
Rappresentano un nuovo modo di sostenere il lavoro di una o più persone che vogliamo supportare, consentendo metodi indipendenti da pubblicità o piattaforme centralizzate (come Patreon, Buy Me a Coffee, Ko-fi, Onlyfans ecc.) per scambiare esperienze, avere accesso a contenuti esclusivi, vantaggi e altro.
Categorie esistenti di Social Tokens
Esistono diverse categorie che spesso rientrano sotto l’unico nome di Social Tokens:
Community tokens: sono generalmente usati all'interno di collettivi che non si concentrano su un unico individuo o un creator. In questo caso, i Community tokens possono permettere a una community online di organizzarsi a seconda degli obiettivi o dei risultati che si vogliono raggiungere, si tratta spesso di DAO (se non sai cosa è una DAO ne abbiamo parlato in diverse newsletter passate).
Creator tokens: sono simili ai fan club, dove i creators possono usare i token per premiare i fan con diverse tipologie di vantaggi o tier di accesso. In questo caso, i token servono come incentivo per una community creator-centrica.
Brand tokens: possono essere utilizzati da un'organizzazione o da un brand già esistente come una sorta di sistema di punti di ricompensa.
Il futuro del lavoro per i creators
La Creator Economy si è evoluta in diverse fasi nel corso del tempo, a partire dai creators che monetizzavano principalmente attraverso la pubblicità fino alla monetizzazione diretta attraverso il sostegno su piattaforme come Patreon.
La pietra miliare concettuale della Creator Economy è l'idea dei "1000 true fan", scritta per la prima volta dal fondatore di Wired Kevin Kelly. Nel suo saggio originale, Kelly sostiene che 1000 veri fan sono tutto ciò di cui un creator ha bisogno per guadagnarsi da vivere.
Per esempio, se hai 1000 veri fan che acquistano 100 euro di servizi, biglietti, opere d'arte, ecc. all'anno, avrai un ottimo reddito come creator, indipendente da qualsiasi editore o brand. Questo significa che artisti e creators possono avere un reddito sostenibile creando community di nicchia anziché cercare di ingrandire il proprio pubblico per guadagnare con la pubblicità.
Anche se gli strumenti della odierni della Creator Cconomy hanno dato ai creators accesso a diversi modi per monetizzare il proprio lavoro, c'è un problema strutturale con le piattaforme web2 centralizzate: Non condividono la proprietà con i creators che generano il loro valore.
Ciò che i Social Tokens consentono è un futuro web3, dove i creators e le community possono organizzarsi indipendentemente da qualsiasi piattaforma e beneficiare dal valore che creano.
Si Andre tutto bello ma come diavolo faccio a creare il mio token e far sì che la gente lo compri?
Innanzitutto devi spostare l’attenzione da TE a LORO e chiederti perché qualcuno dovrebbe comprare il tuo token.
“Che cosa mi dai in cambio?”
“Quanto mi fai guadagnare?”
“Che benefici ho a non venderli?”
Questo ragionamento vale per tutto, se devi vendere un token, un servizio, cercare capitali, cercare lavoro, clienti ecc. Prima di tutto chiediti quali sono i vantaggi che proponi al tuo interlocutore.
Secondariamente, oggi esistono 2 problemi principali in Italia per questi modelli di business per creators:
1. Creare un token non è semplice
Se non sei un programmatore bisogna affidarsi a piattaforme terze che offrano come servizio la creazione di tokens per creators.
In una delle prossime newsletter affronteremo tutti i tools per iniziare a muovere i primi passi nel web3.
2. Serve meno complessità
Le barriere tecniche all’ingresso sono ancora troppo alte per la maggior parte delle persone che desiderano sostenere un creator.
Avere un proprio wallet, impostare correttamente MetaMask, conservare con attenzione la propria chiave privata, caricare i soldi su un exchange, comprare crypto, fare attenzione alle truffe e agli scam, ecc. ecc.
Chiaramente tutte queste difficoltà allontanano il 98% delle persone.
Quindi, che fare?
Ogni settimana ricevo decine di domande e parlo con persone che vorrebbero avvicinarsi a questo mondo ma non sanno bene ancora come fare.
Da amante e forte sostenitore della decentralizzazione purtroppo credo che l’adozione di massa di questi strumenti arriverà solo quando la casalinga di Voghera potrà affidarsi a servizi di custodia (come sono per esempio le banche per i nostri soldi) per le proprie crypto e i propri token.
Questo distrugge il sogno della decentralizzazione ma è un trade-off da accettare se vogliamo che il mercato si allarghi ulteriormente.
Quando tempo dovrà passare ancora?
Anche se ormai è chiaro a chiunque che questa è la direzione futura, ci vorranno ancora diversi anni prima di vedere questa nuova economia integrata nella società come sono ora i social network o gli smartphone (4/5 anni secondo me).
Devo aspettare ancora tanti anni prima di entrare nel mondo crypto? No!
Cavoli no! Hai provato a lanciare un profilo Instagram o ad aprire un canale YouTube negli ultimi 2 anni? È stato semplice? Non credo proprio, la competizione è altissima e sempre più persone utilizzano i social come vetrina per pubblicizzare il proprio lavoro.
Cosa sarebbe successo se l’avessi fatto 10 anni fa? Te lo dico io che +10 anni fa, ancora ragazzino, avevo un canale YouTube e alcuni miei video hanno raggiunto milioni di visite.
Se avessi lanciato un progetto online 10 anni fa e fossi rimasto costante oggi avresti un impero online per la mani.
Vuoi perderti la prossima corsa all’oro digitale?
Io no.