La rivoluzione per i Creators sta arrivando
La Ownership Economy costruisce un business che si aggiunge alla Creator Economy e che incoraggia i creators e la community a collaborare insieme sotto un nuovo meccanismo di proprietà interdipendente
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Dopo la newsletter di settimana scorsa, in cui abbiamo parlato di meme, questa settimana affrontiamo uno dei temi a me più cari, il futuro della Creator Economy grazie alle Crypto, alle DAO, agli NFT.
Nella newsletter di oggi affronterò:
Cos’è la Ownership Economy
I nuovi followers non si chiameranno followers
Cosa sono le DAO per i creators
Il ruolo degli NFT nelle DAO
Come integrare la Ownership Economy al nostro progetto
[tempo di lettura: 5 minuti]
Ho deciso di utilizzare come copertina di ogni newsletter un’opera NFT di un diverso artista, questa settimana la cover è di Justin Aversano, il fotografo più famoso del mondo NFT grazie al suo progetto Twin Flames.
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Cos’è la Ownership Economy
La Creator Economy, che tutti noi conosciamo e appartenente alla rivoluzione web 2.0, è servita come strumento per scardinare le strutture media tradizionali introducendo piattaforme e prodotti che permettono a singoli individui di costruire un business intorno a sé stessi.
Piattaforme come YouTube, Twitter, TikTok, Facebook e Instagram prosperano oggi grazie a contenuti prodotti da persone indipendenti, i content creators.
Nel web che conosciamo oggi esistono sempre più servizi per creators come Kickstarter, Patreon, Substack, e molte altre piattaforme che permettono agli utenti di finanziare direttamente i prodotti, le informazioni e i servizi dei loro creators preferiti, ma questi strumenti distribuiscono briciole ai creators (con alcune eccezioni ovviamente) rispetto agli enormi guadagni delle piattaforme social. Per fortuna siamo alle porte di una rivoluzione, la Ownership Economy.
La Ownership Economy - per mezzo di Organizzazioni Autonome Decentralizzate chiamate DAOs e Non-Fungible Tokens chiamati NFT - costruisce un business che si aggiunge alla Creator Economy e che incoraggia i creators, gli artisti e la community a collaborare insieme sotto un nuovo meccanismo di proprietà interdipendente.
Non è chiaro? Provo a spiegarlo meglio.
Oggi siamo abituati a vedere aziende come Facebook e Google come monopoli (e lo sono!) che resteranno tali nei prossimi 10 anni, in realtà il futuro strizza l’occhio verso piattaforme che non sono solo costruite, gestite e finanziate da persone, ma anche di proprietà degli utenti stessi.
I nuovi followers non si chiameranno followers
La proprietà è un potente motivatore per utenti e followers a contribuire ai progetti, che si tratti di idee, mining (vedi Bitcoin), coding o costruzione di una community.
Qualche settimana fa abbiamo parlato di Loot un progetto nato dalla mente di Dom Hofmann, founder del defunto social Vine, e sviluppato interamente dagli utenti grazie ad incentivi economici.
I followers di Loot, sono al tempo stesso anche investitori, possessori e creatori del progetto.
Cos'è esattamente Loot? Si tratta fondamentalmente di un JPEG con otto caratteristiche scritte in bianco su sfondo nero che compongono una borsa di equipaggiamento per l'avventura.
Ciò che rende Loot diverso è il numero e la varietà di progetti che sono nati intorno ad esso grazie solamente alla sua community.
Un modello economico basato sulla proprietà (di token o NFT) e non sui like, incentiva le persone a creare, collaborare, includere e aiuta a garantire un migliore allineamento di interessi con fra creator e “followers” nel tempo, portando alla creazione di progetti che possono essere più grandi, più innovativi e antifragili.
Questa è la Ownership Economy.
Questa nuova struttura sarà proprietà al tempo stesso di creators, utenti e consumatori. Sarà un prodotto sia del pubblico che dei produttori.
Queste aziende o progetti del futuro che produrranno contenuti online possono essere visti come "collettivi" e hanno il nome di DAO.
Cosa sono le DAO per i creators
Le DAO presentano una struttura organizzativa alternativa che cerca di allineare gli incentivi a lungo termine tra diverse persone attraverso il possesso di token o NFT.
La relazione tra creators e utente cambia e tutti assumono un ruolo attivo come co-creator. Le organizzazioni creative cominciano ad assomigliare sempre più a reti peer-to-peer, invece che a gerarchie. Tutti coloro che contribuiscono sono co-creator: il creator, il team di supporto e la community.
Con l'introduzione delle DAO significa che sia i creators, i loro collaboratori e la loro audience sono tutti proprietari della DAO. Sono il futuro delle media company.
Tutti i partecipanti investono nella DAO che si traduce nell’emissione di un token, una moneta decentralizzata creata dalla community per votare le decisioni che verranno prese nella DAO, per accedere a tutti i servizi e per essere pagati.
Tutte le entrate attraverso la pubblicità, gli abbonamenti, gli eventi e altri mezzi sono poi raccolti nel wallet della DAO dove tutti i flussi di cassa in entrata e in uscita sono registrati pubblicamente sulla blockchain Ethereum.
Non ci possono essere bilanci falsificati, spese ingiustificate e corruzione, qui vige la completa trasparenza. Proviamo a pensare dove c’è spesso inefficienza e corruzione..
Forse un giorno i governi diventeranno DAO?
Il ruolo degli NFT nelle DAO
Qui entrano in gioco gli NFT: tutti i beni digitali creati dalla DAO sono emessi come NFT, Non-Fungible Token. Ogni asset digitale può essere gestito, monitorato e di proprietà dell’utente.
Nella rivoluzione web 2.0 lo spostamento dei media dalla stampa al digitale ha indebolito l'industria creativa che in tanti casi, come l'editoria, ha perso la capacità di controllare e mantenere il valore sul web. Con gli NFT, i media digitali ora diventano un bene finanziario liquido assicurato attraverso la blockchain e programmabile attraverso gli smart contracts.
Il Time è stato uno dei primi grandi nomi dell’editoria a muoversi nel territorio degli NFT creando un progetto unico nel panorama globale chiamato TIMEPieces che utilizza gli NFT come pass per accedere a contenuti esclusivi, eventi privati, futuri drop e community esclusive.
Sono personalmente un investitore in questo progetto che reputo disruptive nel mondo dell’editoria e nella game-theory che ruota intorno ad esso. In poco meno di 14 giorni, come possessore dell’NFT del Time, mi sono stati regalati altri NFT esclusivi attraverso airdrop dal valore economico di +$5,000 dollari.
Condividere le tue entrate con i tuoi followers e farli guadagnare sarà la chiave di volta nella Creator Economy del futuro (già presente).
Sta finendo l’epoca del “pagami per favore il caffè su Patreon” o “ti prego mettimi like per aiutarmi con l’algoritmo di Instagram”.
È giusto iniziare a lasciarsi alle spalle piattaforme che non spartiscono i loro ENORMI guadagni provenienti dai NOSTRI contenuti, e guardare il web3. Il futuro è chiaro e bellissimo e si chiama Ownership Economy.
Come integrare la Ownership Economy al nostro progetto
Una delle domande che mi viene posta più frequentemente è:
Come posso integrare le potenzialità del web3 nel mio business attuale?
Non esiste una risposta univoca che va bene per tutti, c’è chi ha una community legata al business, chi al gaming, chi è un’artista e vuole fare NFT, chi è un creator e vuole iniziare a muovere i primi passi nella Ownership Economy, chi ha già un wallet Metamask e chi ha paura a comprare Bitcoin.
Sono tutte situazioni diverse e ho pensato che il modo migliore per spiegarlo fosse farlo attraverso percorsi di consulenze 1-to-1 personalizzate. Nelle ultime settimane ho fatto decine di meeting riguardo questi temi, c’è tanto fermento e voglia di saperne di più su NFT, DAO, Token e tutto ciò di cui parliamo in questa newsletter da settimane, ma il mio tempo, come quello di ognuno di noi, è limitato.
Fare consulenze è bellissimo perché è il modo migliore, secondo me, per trasmettere il maggior valore nel minor tempo possibile a chi ascolta ma è estremamente faticoso per chi lo fa, ed io non voglio che le mie giornate diventino un meeting dietro l’altro. Amo studiare, amo il silenzio, amo la solitudine e la tranquillità.
Perciò ho deciso di fare un breve form in cui chi vuole conoscere meglio questi argomenti in modo dettagliato, approfondito e personalizzato può fare application e sceglierò non più di 2 persone a settimana.
Se pensi che il web3, le crypto, le DAO e soprattutto gli NFT possano realmente essere integrati in quello che già fai ti aspetto, altrimenti ci vediamo la settimana prossima con un’altra newsletter!