Web1, Web2, Web3
L'evoluzione più importante permessa dal Web3 è la possibilità di trasferire valore economico su scale globale senza alcuna autorità centrale.
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Ho una notizia SUPER!
Il 14 dicembre sarò speaker al TEDx BarlettaSalon per parlare di NFT, Crypto e web3. L’evento si svolgerà ONLINE e potete partecipare iscrivendovi a questo link.
Proprio in questi giorni sto preparando il discorso che registrerò da una location speciale 🔥 con parole semplici proverò a spiegare perché gli NFT non sono solamente arte ma molto di più e come nei prossimi anni, grazie alla decentralizzazione, potremo creare un mondo digitale su basi completamente nuove e migliori delle attuali.
È il momento migliore nella storia per essere un creativo
Nella newsletter di oggi parleremo di:
Che cos’è il web 2.0
Differenze fra web 2.0 e web 3.0
Un esempio di dApp web3.0
Conclusioni
[tempo di lettura: 5 minuti]
Ho deciso di utilizzare come copertina di ogni newsletter un’opera NFT, questa settimana la cover è un NFT appartenente alla collezione MetaHero Universe, un progetto NFT che racchiude tutte le migliori innovazione tecnologiche del web3.
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Il Web 2.0, termine coniato da O'Reilly nel 2005, ha spostato il mondo da pagine web statiche progettate per il consumo di informazioni e servite da server costosi a esperienze interattive e contenuti generati dagli utenti che ci hanno portato Uber, AirBnB, Facebook e Instagram. L'ascesa del Web 2.0 è stata in gran parte guidata da tre livelli fondamentali di innovazione: mobile, social e cloud.
Si può pensare al Web 2.0 come un insieme di principi e pratiche che legano insieme un vero e proprio sistema solare di siti.
Con il lancio dell'iPhone nel 2007, l'accesso mobile a internet ha drasticamente ampliato sia la base di utenti connessi che l'uso del web.
Siamo passati dal collegarci a internet poche ore al giorno dai nostri computer fissi con il cavo e quel rumore ormai nostalgico di connessione al router di casa, a uno stato "sempre online" - il browser web, le app mobili e le notifiche sono ora nelle tasche di tutti.
Prima del Web 2.0 Internet era un luogo di nicchia e anonimo. I social network che ancora oggi usiamo e conosciamo come Facebook e Instagram, hanno spinto gli utenti a generare contenuti, condividere foto online con specifici gruppi di amici, fino ad affidare a viaggiatori sconosciuti le nostre case su AirBnB.
Mentre il Web 2.0 diventa sempre più noioso, monotono ed in chiara fase decadente, stiamo vedendo emergere il prossimo grande cambiamento di paradigma nelle applicazioni internet, logicamente intitolato Web3
A differenza del web2 che si basa su mobile, social e cloud, il web3 si basa sul concetto di open, trustless and permissionless networks.
Open, in quanto è basato su software open source, sulla blockchain (universalmente accessibile a chiunque) e costruito da una community aperta di sviluppatori.
Trustless, in quanto la rete permette agli utenti di interagire senza una terza parte fidata (quindi senza le piattaforme centralizzate del web2).
Permissionless, in quanto chiunque può partecipare senza l'autorizzazione di un organo di governo o enti internazionali.
In un mondo in cui il potere governativo occidentale pare sempre più centralizzato e lo Stato sempre più forte, qualsiasi riferimento al modello cinese è puramente casuale, il Web3 permette un futuro in cui gli utenti sono in grado di interagire fra loro con dati e valore (economico) senza la necessità di terze parti centralizzate come governi o multinazionali, ma attraverso DAO, organizzazioni autonome decentralizzate. Se non sai cosa sono le DAO ne ho parlato in diverse precedenti newsletter.
Il risultato è una rete che preserva la privacy e i dati delle persone.
Pensiamo ai nostri dati sanitari e allo scandalo di quest’estate della Regione Lazio. Dati sanitari di milioni di persone rubati.


Sorvoliamo che sia stato chiesto un riscatto di milioni di euro da parte degli hackers, che tutti i media nazionali abbiano detto che il governo non avrebbe MAI pagato gli hackers e pochi giorni dopo CASUALMENTE, sia stato trovato un backup dei dati. Che fortunelli quelli della Regione Lazio, caspita!
Gli attacchi hacker sono drasticamente aumentati dopo la pandemia perché molte aziende, prive dei corretti sistemi di difesa, hanno digitalizzato buona parte del loro lavoro. Avverranno sempre più attacchi informatici finché non cambieranno concettualmente la nostra archiviazione di dati.
Dobbiamo urgentemente passare a sistemi decentralizzati.
L’evoluzione del web
In questa infografica di Fabric Ventures si vede la market cap aggregata del web nel corso degli anni, dal 1990 ad oggi. È importante fare un parallelismo con l’intera industria crypto oggi, dicembre 2021, che capitalizza solo 2.5 trillion. Siamo praticamente agli inizi.
Il Web 1.0 e il Web 2.0 hanno radicalmente ridotto la latenza e il costo con cui le persone e le aziende potevano scambiare informazioni fra utenti geograficamente distribuiti in ogni parte del globo che non necessariamente conoscevano, attraverso intermediari fidati (da Facebook, a eBay, Uber e AirBnB). Il risultato è che siamo diventati eccessivamente dipendenti da queste piattaforme.
Con il Web 3.0, persone e aziende saranno in grado di scambiare informazioni ma soprattutto valore economico con controparti globali che non conoscono senza un intermediario.
L'evoluzione più importante permessa dal Web3 è la possibilità di trasferire valore economico su scala globale senza alcuna autorità centrale.
Gli intermediari saranno gli utenti stessi che potranno guadagnarne commissioni. Questa è la vera rivoluzione.
Da questo concetto nasceranno diverse industrie, proviamo ad immaginarne alcune:
Play to Earn: sei pagato in token digitali per giocare ai videogame, scambiare asset digitali per profitto economico.
Learn to Earn: sei pagato per imparare attraverso la gamification. Più studi, più guadagni.
Community to Earn: entri a far parte di una community attraverso l’acquisto di token o NFT e diventi parte del progetto, prendi decisioni, aiuti la community e grazie al tuo lavoro il valore dei token aumenta e sei retribuito con nuovi token. Questo è il futuro del lavoro, si chiamano DAO.
Un esempio già presente oggi
Sushi è una delle piattaforme DeFi più famose e attive nel web3.
Sushi non è una società per azioni ma una DAO, un’organizzazione autonoma decentralizzata, di proprietà degli utenti che possiedono il token $SUSHI (si fa ridere, ma vi posso assicurare che è una piattaforma serissima).
La community mira a costruire una piattaforma di trading completa e decentralizzata per il futuro della finanza, che va dalle criptovalute, alla DeFi ad un marketplace per NFT.
Come fa la piattaforma a guadagnare? La piattaforma prende una piccolissima commissione ad ogni scambio (swap) e distribuisce i guadagni attraverso uno smart contract ai possessori del token.
I dati sono al sicuro, non esiste un CEO, si basa su un modello orizzontale e non piramidale e la piattaforma è costituita da persone che non si conoscono personalmente, anonime, ma che collaborano per creare il futuro del web3.
Ho semplificato perché non mi pare il luogo giusto in cui parlarvi di Sushi, volevo solo portare un esempio di DAO web3 gestita e posseduta dagli utenti.
Conclusioni
Questo cambiamento renderà possibile un'intera nuova ondata di aziende e modelli di business che oggi nemmeno possiamo immaginare: dalle cooperative globali alle organizzazioni autonome decentralizzate.
Capire come funziona una DAO è importante perché:
Le organizzazioni possono abbracciare con più facilità il cambiamento attraverso la loro nuova rete di comunicazione peer-to-peer e attraverso la governance tra i partecipanti.
Persone e aziende possono condividere più dati con più privacy e garanzie di sicurezza.
Possiamo liberare le attività imprenditoriali dai rischi di dipendenza delle piattaforme centralizzate. Vedi Facebook, Instagram, YouTube che possono chiudere account aziendali perché non rispettano più le linee guide.
Possiamo possedere i nostri dati.
In poche parole il web3 diventa incensurabile e a prova di privacy.
I governi e le multinazionali più ricche al mondo si lasceranno sfuggire il potere acquisito negli ultimi 20 anni?
Gli utenti migreranno sulle piattaforme in cui potranno trarre più valore, e quindi, si trasformeranno tutti in DAO o le big tech moriranno?
Solo il tempo ci darà la risposta.